mio carattere.
Quindi sto zitto anch'io, prendo le due paste e gliele porto al tavolo, il barista gentile mi dice che i cappuccini li porta lui.
Pago e faccio per uscire, la giovane rom dice qualcisa alla bambina che tutta sorridente mi grida: grazie signore.
Ecco, io forse
Circa un'ora fa mi è successo un fatto molto spiacevole, talmente sgradevole che ve ne voglio parlare ancora sotto l'effetto che mi ha fatto.
Ero in un bar di Firenze.
Entra una giovane rom di una 35quina d'anni con una bambina.
Accanto a me due eleganti signore.
La rom si
si avvicina alle due "dame" e in un italiano stentato chiede se le possono dare qualcosa.
Una delle due risponde secca che non hanno niente e le volta le spalle.
La rom si avvicina a me e mi fa la stessa richiesta.
Le chiedo se vogliono fare colazione.
Mi dice di sì e allora
chiedo cosa vogliono prendere.
Parla con la bambina, mi dice cappuccino e una pasta.
Lo dico al barista, loro scelgono le paste.
Dico a quella che sembra essere la madre di sedersi, gliele porto io.
Nel frattempo sento una delle due "dame" dire: ecco, finché ci saranno
imbecilli come questo qui, continueranno a venire. Senti che tanfo c'è adesso".
Lo dice a voce bassa, ma non tanto.
Ha sentito anche la donna rom che però sta zitta.
Il mio primo impulso è quello di rispondere alle due befane, ma non mi piace fare piazzate, non r8entra nel
sarò anche un imbecille, come hanno detto le due befane, ma la gioia di quella bambina, davanti ad una modesta colazione, mi ripaga dell'insulto ricevuto.
Va bene così.